Solo uno spezzone di gara e nulla più in cinque giornate di campionato, i problemi ancora non del tutto risolti per l'infortunio di gennaio contro il Parma e un reinserimento difficile. Per Fabio Quagliarella la stagione è ricominciata tra mille difficoltà, in tribuna domenica e di fatto, al momento, quarta scelta in attacco dietro Vucinic, Matri e Del Piero.
Otto azzurri convocati in Nazionale per match internazionali. Maggio e De Sanctis sono stati inseriti dal CT Prandelli nella lista azzurra per il doppio match di qualificazione a Euro 2012: Serbia-Italia di venerdì 7 ottobre a Belgrado e Italia-Irlanda del Nord di martedì 11 ottobre a Pescara.Cavani e Gargano sono stati chiamati per la doppia sfida di qualificazioni ai Mondiali 2014: Uruguay-Bolivia (7 ottobre a Montevideo) e Paraguay-Uruguay (11 ottobre ad Asuncion).
Domani Mazzarri festeggerà il terzo compleanno da allenatore del Napoli. Arrivò tre anni fa per sostituire l’esonerato Donadoni. Il tecnico di San Vincenzo rilevò la squadra azzurra che campeggiava mestamente nei bassifondi della classifica, dopo aver collezionato solo una manciata di punti nelle prime sette partite.
Partenza choc del Milan che, dopo 5 giornate di campionato, si ritrova con soli 5 punti in classifica e a -6 dalla vetta. Da 21 anni la squadra che si schiera al via con la maglia di campioni d´Italia non partiva così male. Nel 1990-91 il Napoli, reduce dal secondo scudetto della propria storia, nelle prime 5 giornate conquistò appena 4 punti (allora si assegnavano 2 punti a vittoria), frutto di 1 vittoria (2-1 in casa sul Pisa), 2 pareggi (0-0 a Lecce e 1-1 in casa del Genoa) e 2 sconfitte (1-2 in casa dal Cagliari e 0-1 a Parma): in sostanza, l´identico bilancio odierno dei rossoneri di Allegri. I partenopei chiusero quel campionato, vinto dalla Sampdoria, all´ottavo posto con 37 punti (oggi sarebbero 48), staccati di 14 lunghezze dai blucerchiati.
I cinquanta gol di Hamsik offerti al Napoli tutti d'un fiato rappresentano una abbondante razione di glassa sulla stagione partenopea d'un predestinato e la dolce abbuffata di vittime illustri - che dopo Milan e Juve, Roma e Lazio, Fiorentina & company ora comprende pure l'Inter...
Ha un sostenitore speciale, il Napoli attuale. Un tifoso che ha dedicato una parte importante della sua vita alla gestione del club. Corrado Ferlaino è ritornato a discutere di calcio intervenendo a «Radio Gol» su Kiss Kiss Napoli. Il presidente dei due scudetti e della Coppa Uefa ha parlato della questione arbitrale e di quanto accaduto in Inter-Napoli. «L’attenzione dei media per Inter e Milan è sempre stata notevole, dunque è normale che si stia parlando più degli errori di Rocchi e non della splendida prestazione del Napoli. Finalmente, però, c’è stato un arbitraggio a nostro favore dopo tanto tempo.
Metà squadra in Nazionale, ma l’attenzione di Mazzarri è già concentrata sugli azzurri rimasti a casa. Due su tutti: Donadel e Dzemaili, reduci da infortuni seri e da recuperare in fretta, si spera durante la sosta. Alla ripresa, infatti, per il Napoli ci sarà un altro tour de force. E per Inler e Gargano, gli unici mediani a disposizione, l’emergenza rischia di diventare troppo lunga. Per questo Donadel (stiramento) si sta curando in Toscana da un fisioterapista di sua fiducia. Dzemaili (flebite) ha invece detto no alla Svizzera per guarire prima.
L'asse portante del centrocampo napoletano è un giusto miscuglio di qualità e quantità. Un insieme di caratteristiche che vanno ad integrarsi perfettamente tra di loro. C'è il piede felpato di Gokan Inler ad ispirare la manovra, a dettare i tempi delle giocate. E c'è un altro piede, magari più ingessato, che serve a recuperare palloni ed è quello di Walter Gargano. Loro due rappresentano la mente ed il braccio di un lavoro che sta dando risultati eccellenti. L'interdizione che assicura il nazionale uruguaiano è uno dei punti forti del collettivo. Da quest'anno, Gargano si sta interessando soltanto a questa fase, rincorrendo gli avversari in ogni angolo del campo e pressando sui portatori di palla. A differenza della passata stagione, invece, quando doveva preoccuparsi anche della impostazione, avendo al fianco un altro incontrista come Michele Pazienza. E questo tipo di gioco, pian piano l'ha logorato fino a convincere Mazzarri che forse sarebbe stato meglio fermarlo. Come poi è accaduto.
"Essere qui è un premio a quanto di buono fatto finora dall'Atalanta". Luca Cigarini si gode il ritorno in azzurro sperando che stavolta coincida col debutto. È alla terza convocazione ma non ha ancora mai giocato. "Ci spero, ovvio, intanto sono contento del mio rendimento e di quello della squadra, tornare a Bergamo è stata la scelta migliore - afferma il giovane centrocampista - Ti dà una soddisfazione speciale approdare in azzurro giocando in un club provinciale, è uno stimolo a fare sempre meglio, lo dimostra anche Giovinco col Parma. Sai che ti guardano comunque e ti può arrivare in qualsiasi momento una grande chance".